"Daniele accese la torcia e la diresse verso la muraglia semicoperta di muschio. In quel momento vide attraverso l?edera che li ricopriva che i muri non erano fatti di blocchi di pietra tenuti insieme da strati di malta, come nella maggior parte dei castelli, ma di pezzi di giocattoli rotti: centinaia di migliaia, milioni di giocattoli dimenticati, abbandonati, distrutti e maltrattati?Il bambino osserv? i piedi del gigante: non calzavano scarpe, n? stivali n? niente del genere, erano invece avvolti in strisce di cuoio sporche e tutte ingarbugliate. Di nuovo il gigante rivolse la sua attenzione al bambino, si lecc? i baffi e and? verso di lui con una lunga falcata, facendo risuonare i denti?? Un gruppo di amici, un libro che non ? quello che sembra, un gigante con il mal di denti, un mucchio di giocattoli sfacciati e un castello che nasconde una trappola a sua volta nascosta nel libro.